Catene di gelateria e catene di gelato artigianale (!!??!!)

gelateria iriDa tempo il gruppo dei gelatieri per il gelato si arrovella su quali siano i caratteri distintivi per identificare quale gelato possa essere classificato come artigianale e quale invece no.

Ad oggi , semplificando di molto, potremmo dire che i tratti più riconoscibili siano la:

  1. preparazione di un prodotto fresco,
  2. con ingredienti di qualità possibilmente del territorio
  3. da parte di un artigiano che sia correttamente formato e informato (grazie a corsi professionali e alla conoscenza tacita imparata affiancando un collega esperto)
  4. per questo grazie alle sue conoscenze è in grado di preparare gusti unici per esigenze particolari o per richieste specifiche dei propri clienti
  5. presti direttamente e fattivamente la sua opera nell’attività di gelateria che ha avviato.

Ho fatto mente locale pensando a queste considerazioni dopo aver letto gli articoli e i comunicati stampa che raccontano di un un nuovo progetto di aperture di gelateria da parte della neonata azienda IRI (Imprenditori Riuniti Italiani). Si tratta di un business plan imponente che prevede l’apertura di 350 punti vendita in 5 anni  in Italia e nel mondo, con una linea di gelaterie in franchising ‘ Bel Gelato Outlet’ che entreranno nel mercato posizionandosi con un prezzo di vendita aggressivo (previsto intorno ai 12,70€ al kilo).
I prodotti che verranno venduti (gelati, sorbetti, yogurt, granite) saranno facilmente realizzati grazie all’utilizzo di preparati liquidi in busta prodotti da un laboratorio veneto.

Fino a qui niente da eccepire, un legittimo progetto imprenditoriale, che sfrutta il momento e la moda del gelato.

Quello che però su cui non posso ASSOLUTAMENTE essere d’accordo è come viene presentata, ai possibili affiliati che decidano di investire in questa attività, la preparazione di questo gelato.

Estrapolo alcune frasi, che però sono facilmente contestualizzabili nel video sottostante.

“…questo è un brevetto internazionale che consente di conservare la frutta fuori frigo per 24mesi….

…possiamo trasformare la frutta in gelato in semplici tre mosse (diamo una mescolata grezza con una frusta da cucina e otteniamo 5 kili di gelato artigianale alla frutta ndr) …

…lo può fare chiunque non serve essere mastro gelataio, ESPERIENZA ZERO….

…in meno di 10 minuti riusciamo  fare un gelato artigianale di altissima qualità, non partendo da polveri e pasta…

…un gelato pura frutta al 100%

…IRI vuole diventare leader nella produzione e somministrazione di un prodotto artigianale di altissima qualità…siamo riusciti a mettere tutto il Made in Italy in una busta di alluminio che pesa 1kilo e mezzo”

Ecco , secondo me questo potremo chiamarlo in molti modi ma sicuramente è un classico esempio di quello che NON è GELATO ARTIGIANALE!
Voi cosa ne pensate?

[youtube http://www.youtube.com/watch?v=G67sA2Cs_68]

[foto www.italiaatavola.net ]

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  1. Penso che sia ancora più pressante la necessità di essere veloci. Forse e dico forse, dovremmo cominciare a cercare risorse economiche da investire per far conoscere il “nostro” marchio. Quindi dobbiamo creare il “nostro” marchio nei tempi più brevi possibili, perché come artigiani dobbiamo rincorrere gli “imprenditori” che hanno spazi di manovra molto più ampi dei nostri. E senza voler polemizzare con il dott. Palmieri credo che non abbiamo bisogno di guerre intestine fini a se stesse.
    Giuseppe Bassanelli

  2. Gianfrancesco Cutelli says:

    Quanto meno per il gelato pura frutta al 100%, visto che il concetto di gelato artigianale non essendo legalmente definito lascia spazio alle più deliranti interpretazioni, potrebbero essere sanzionabili per pubblicità ingannevole, a meno che non spaccino frutta surgelata..

  3. La mancanza di regole fa sì che l’imprenditore con i soldi voglia comprarsi la fetta di mercato rilevantissima del gelato artigianale. lo ha capito ne è consapevole degli ampi margini di guadagno. Prima vendevano e facevano altro adesso fanno gelato artigianale. tra qualche anno poi passeranno ad prodotto. Messe le regole questi imprenditori non entreranno nel mercato de l gelato artigianale. Ma in quello industriale. Più tempo si perde nel dire se è artigianale o meno quell’imprenditore o quell’altro. Piu si fa il loro gioco più si sposta l’attenzione su articoli del genere pensando di esercitare interessanti discussioni su dove finisce l’artigiano e industriale, piu si è complici voluto o meno dell’ingresso dell’imprenditore industriale.
    C’è sempre qualcuno più veloce di te…. Un grande scienziato diceva più forte è colui che si adatta prima al cambiamento….
    Signori siamo all’alba del terzo millennio quanto tempo avete ancora voglia di perdere per fare disquisizioni. interessanti, belle, mentre voi parlate altri minano il vostro mercato anzi nostro mercato…
    Outlet del gelato… chiedetevi perchè non hanno fatto l’outlet del panino? O della pizza napoletana?
    Un po di sana onestà intellettuale non guasterebbe saluti MP

    1. Interessante punto di vista, ma “onestamente” non si capisce dove sia la “disonestà intellettuale” di coloro che vogliono differenziarsi proprio da chi “droga” il mercato utilizzando pubblicità ingannevole.
      Qui si cerca di trovare le giuste regole per operare nel proprio settore con trasparenza…
      La differenza tra chi scrive qui e le “rappresentanze” che ci hanno preceduto (e che stanno ancora cercando di capire dove sta andando il mercato) è che qui stiamo lavorando più veloci e stiamo utilizzando le metodologie del cambiamento in modo aperto e democratico.
      O no?

    2. Egr. Sig. mp, le ricordo che l’outlet del panino esiste ed anche quello della pizza( anche se non napoletana). Queste catene sono anche le prime ad essersi firmate ed hanno oggi colonizzato il mondo. Possono piacere o non piacere, ma esistono.
      Come Gelatieri del Gelato siamo un serbatoio di pensiero, dove tra colleghi si discute delle problematiche del nostro mondo con l’obbiettivo di fare proposte concrete, tangibili. La dialettica che nasce ci permette di proseguire su questa strada e continuare nell’opera di definizione per definire noi chi siamo e non per sparare sugli altri. Abbiamo definito il gelato, stiamo discutendo sulle metodologie di produzione, sull’ingredientistica, sulla figura del gelatiere ed ogni gelatiere apporta la sua visione positiva nei confronti del problema e prova a dare soluzioni.
      È questo il bello del nostro movimento, non vogliamo cambiare il mondo, vogliamo crescere insieme, pensare ognuno con la sua testa e proporre la nostra visione di gelato artigianale e gelatiere. Se poi saremo bravi si vedranno i risultati altrimenti avrá avuto ragione Darwin.
      Cordiali saluti

      Marco

  4. diciamo entrambe le stesse cose…

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